Elio Fiorucci è una delle icone del Made In Italy nel mondo, negli anni 70 i suoi jeans erano l’oggetto del desiderio dei giovani di tutto il mondo.
La moda però spesso rappresenta l’opposto dell’etica, basti pensare alle pellicce, autentico status symbol di chi pensa che il proprio look valga più di ogni cosa, e soprattutto più della vita di tanti animali.
Elio Fiorucci ha cercato di coniugare la propria arte e il proprio lavoro con le sue scelte etiche.
Moda e etica sono due mondi lontani o si può oggi fare moda, rispettando animali e ambiente? In occasione di Vegan in Festa riportiamo l’intervento integrale.
Elio Fiorucci
Il nome Elio Fiorucci per anni ha significato in ogni angolo del mondo la parola Moda e soprattutto Made in Italy. I suoi jeans e i suoi abiti, apprezzati dai più grandi nomi dell’arte tra cui Andy Warhol hanno segnato un’epoca d’oro della moda italiana. Negli anni ’90 sceglie di cedere la società e abbandonare il settore della moda.
Torna però nel 2003 con il progetto Love Therapy testimonianza di una vera e propria rivoluzione. E’ infatti diventato vegetariano per ragioni etiche e sostiene che “un’attività commerciale o industriale deve partire da un progetto spirituale, perché i consumatori sono sempre in grado di riconoscere i valori essenziali di un prodotto. Non credo nella separazione tra estetica ed etica, nemmeno nella moda. Ho la convinzione che, al fondo, ci sia oggi un enorme bisogno di recuperare un equilibrio perduto, un’armonia archetipa e originale.
E’ da qui che parte Love Therapy. Si tratta ovviamente di sottoporre a rivoluzione anche un modello sociale di sviluppo e consumo come quello attuale, partendo dal concetto che il benessere di ognuno di noi non dipende solo da quello dell’altro ma soprattutto dall’equilibrio con la natura e con ogni forma di vita.”
Fonte: Vegan in Festa